Collocata nella parte alta del paese, la Torre è l’unico resto di pregio del Castrum Cellis, l’abitato fortificato sorto e sviluppatosi all’incirca tra il Nono e il Sedicesimo secolo. L’abitato sarebbe potuto giungere integro fino ai nostri tempi, se verso la metà del Settecento non fosse iniziato un movimento franoso sul lato sudest, a valle dell’attuale Piazza Garibaldi, che negli anni ha portato via parte del paese. La rocca merlata, ben visibile anche a distanza, faceva parte, insieme ai torrini e ad altre torri, della cinta muraria che proteggeva il castello, sulla quale si aprivano tre porte con ponti levatoi: la Porta Soprana o della Rocca, la Porta Sottona o del Parapetto e la Porta del Poggetto. Via Torno al Fosso ricorda ancora nel nome il fossato che univa le varie porte. La Torre, oggi adibita a torre campanaria, è visitabile.
Nei primi anni Trenta del Novecento, a causa delle ripetute frane scomparve la quinta di case che chiudeva il lato sud-est della Piazza Garibaldi, dalla Torre fino alla Fattoria, insieme alle abitazioni che si trovavano sotto alla Piazzetta della Macina.
Ognuno con la sua storia e la sua profonda identità, con il suo campanile e la sua chiesa, sono l’anima pulsante del Comune di San Casciano dei Bagni